I CARBOIDRATI

I CARBOIDRATI detti anche glucidi o più comunemente ZUCCHERI, hanno funzione sia ENERGETICA che strutturale nel nostro corpo e sono quindi importantissimi nella dieta di tutti i giorni.

Sono contenuti principalmente negli alimenti di origine vegetale e forniscono in media 4 kcal per grammo,

 

I carboidrati, possono distinguersi dal punto di vista della struttura chimica in SEMPLICI (monosaccaridi disaccaridi e oligosaccaridi) e COMPLESSI (polisaccaridi).

 

I carboidrati semplici hanno una struttura più corta, e quindi vengono assorbiti più rapidamente dall’organismo, mentre i carboidrati complessi sono composti da più polimeri di glucosio, e vengono assorbiti più lentamente. 

 

Per questo motivo i carboidrati semplici hanno un maggiore impatto sulla glicemia, e sono infatti sconsigliati nel caso. di diabete, mentre i carboidrati complessi mantengono i livelli di glicemia più stabili e quindi devono essere assunti anche da chi soffre di scompensi glicemici.

 

I carboidrati semplici sono GLUCOSIO, FRUTTOSIO e GALATTOSIO, li troviamo dunque in frutta, latte e prodotti da forno, mentre i carboidrati complessi si trovano in tutti quegli alimenti ricchi in FIBRE come cereali integrali (riso INTEGRALE, farro e orzo non decorticati) e pseudocereali quali QUINOA e GRANO SARACENO, ma anche nei LEGUMI.

 

Diverso è, invece, il discorso degli AMIDI, che se contenuti in cereali raffinati (es: RISO BIANCO) o patate, vengono rapidamente. assorbiti nel nostro corpo e tendono ad impattare negativamente sulla glicemia.

 

A differenza però dei prodotti da forno, merendine e dolci fatti in casa, ricchi in zuccheri semplici, la frutta è a sé.

 

Presa nella giusta dose infatti (3 porzioni al giorno da 150g massimo), magari con la buccia e scegliendo quella più acerba, non va ad impattare sulla glicemia, perché è ricca di fibre.

 

E' quindi chiaro che sono le fibre a giocare un ruolo importante nella gestione della glicemia: un pasto ricco di queste, infatti, permette di rallentare l’assorbimento degli zuccheri, evitando il rischio di picchi glicemici. 

 

Questo è essenziale, ma non sufficiente: ANCHE LA COTTURA E LA COMPOSIZIONE DEL PIATTO AIUTANO NELLA GESTIONE DELLA GLICEMIA. Alcuni esempi:

  • Lasciando raffreddare la pasta o il riso dopo la cottura l’indice glicemico si abbassa;
  • Se nel nostro pasto sono compresi anche una fonte di grassi buoni (es: OLIO EVO) e di proteine (es: LEGUMI), l’indice glicemico si abbassa ulteriormente. Va da sé, che sarà sempre meglio prediligere un piatto più GUSTOSO come la pasta integrale con pomodoro, lenticchie ed olio a crudo, piuttosto che un riso in bianco SCONDITO!

LA DIETA DEL DIABETE 2, dovrà quindi essere ricca di frutta e verdura, cereali integrali, con un buono stato di idratazione del soggetto e dovrà essere compossta da pasti frequenti (almeno 5) per evitare periodi prolungati di digiuno.

 

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